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 Indice Forum » Italian Room » Contro la miseria: che fare? Il ruolo dell’ONU, dei governi, della società civile mondiale.
"L’Africa Ă© anche il territorio delle grandi sconfitte dell'ONU"
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Toni Fontana



Registrato: 20/02/06 08:23
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 "L’Africa Ă© anche il territorio delle grandi sconfitte dell'ONU"
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Toni Fontana, inviato UnitĂ 

Innanzitutto buongiorno. Mi sembra che il filmato abbia giĂ  detto quasi tutto, nel senso che ha giĂ  esposto i titoli. SarĂČ telegrafico, nel tentativo di dare qualche elemento di discussione. Penso che la giornata di oggi debba essere prevalentemente dedicata agli ospiti stranieri, in particolare dell’Africa –vedo che ci sono molti amici Africani-: tocca a loro raccontarci quello che succede.
Poi sentiremo anche i politici, poichĂ© Ă© necessario che anche il nostro Paese prenda le iniziative che finora non si sono viste; anzi, siamo nell’epoca del massacro della cooperazione, dell’abbandono di ogni politica di sostegno alla cooperazione.
Brevissimamente alcuni punti: nei giorni scorsi intervistavo per il mio giornale Heveline Hefkins -che Ă© stata qui in questi giorni- e mi diceva che c’ù anche un’Africa che probabilmente riuscirĂ  ad avvicinarsi agli obiettivi del Millennio; citava alcuni Paesi: il Mozambico, l’Uganda, il Kenya. Questo mi fa piacere, poichĂ© il mio lavoro mi ha portato molte volte in Africa, nei luoghi piĂč disgraziati di questo continente. L’idea che mi sono fatto Ă© quella di una grande vitalitĂ  del continente, di una grande energia, ma anche di grandi tragedie che lo affliggono. Il fatto che ci siano dei Paesi in contro-tendenza non puĂČ che essere positivo. Tuttavia, ritengo che, al di lĂ  delle parole di Heveline, da certa parte della stampa sia in corso il tentativo di creare un’immagine finta dell’Africa, cercando di titolare, di raccontare che c’ù un aumento del prodotto africano del 5% e che il continente sta andando avanti. Credo che questa sia un’immagine sostanzialmente falsa: questo Ă© determinato in gran parte dall’aumento del prezzo del petrolio. Questo arricchisce alcune elite africane, alcuni Paesi produttori di petrolio ma non c’ù un avanzamento delle condizioni di vita dell’intero continente. I problemi rimangono enormi.
Noi giornalisti, forse sbagliando, ci dividiamo in “afro-pessimisti” e “afro-ottimisti”, una distinzione schematica insufficiente. Tuttavia, penso che la giornata di oggi contribuisca a chiarire quali sono gli elementi nuovi, in negativo ed in positivo, che provengono dal sud del Pianeta, in particolare dall’Africa. Mi scuso, ma questo continente Ă© nel mio cuore, quindi cito sempre l‘Africa, pur sapendo che purtroppo la povertĂ , la fame, le malattie non sono un’esclusiva del continente africano.
Il nostro tema Ă© “Salviamo l’ONU”. Con molto realismo devo dire che l’Africa Ă© anche il territorio delle grandi sconfitte dell'ONU. L’ONU si ritirĂČ in modo vergognoso dal Ruanda, abbandonando centinaia di migliaia di persone indifese che vennero massacrate. I caschi blu si allontanarono con gi elicotteri abbandonando migliaia di persone rifugiate nelle chiese, che vennero poi sterminate. L’Africa Ă© il Paese, il continente della sconfitta dell’ONU in Soglia di un’operazione che era partita con grandi ambizioni di trasformazione, di aiuto di solidarietĂ  e poi finita con i massacri, con le sparatorie ad altezza d’uomo, indiscriminate contro la folla. Anche questo penso sia un tema di riflessione.
Concludo accentuando il mio pessimismo: ho sentito ovviamente che il 14 ci sarĂ  questa mega-riunione dei Capi di Stato e di Governo all’ONU; credo che il fallimento sia giĂ  scritto, che non ci sia da farsi nessuna illusione. Sono stato per il mio giornale due mesi fa a Green Aegles in Scozia, a seguire il G8 e devo dire che sono state fatte anche lĂŹ tante promesse; perĂČ poi, qualche settimana dopo, di fronte alla crisi del Niger, di fronte a centinaia di migliaia di persone che rischiavano la fame anche a causa dei terribili meccanismi messi in atto dagli organismi internazionali monetari -che hanno provocato un improvviso rialzo dei prezzi-, di fronte a persone che rischiavano e rischiano tuttora di morire di fame, l’ONU, le grandi Agenzie dell’ONU, si sono trovate letteralmente senza soldi. Quindi le promesse fatte anche in Scozia erano false.
Devo dire un’ultima cosa e concludo: in quei giorni si parlava dell’Africa, della povertĂ ; i potenti della terra ne discutevano. Io ero ad Edimburgo, vedevo migliaia di giovani che sfilavano per la cittĂ ; poi una mattina, Ă© arrivata la notizia del terribile attentato di Londra e le persone che erano lĂŹ, i giovani, mi dicevano: “Noi siamo le prime vittime di questa ondata terroristica”. Ho visto molti treni si riempirsi di giovani che avevano sfilato per Edimburgo e che tornavano a casa molto delusi, perchĂ© il terrorismo aveva chiuso ogni spazio politico per manifestare. Queste le poche cose che volevo dire per tentare di dare un contributo alla discussione.
Mi auguro che la giornata dia ben altri contributi provenienti appunto dalle diverse realtĂ  del pianeta. Grazie.
MessaggioInviato: Mer Feb 22, 2006 11:58 am
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